La GMG: una scommessa in corso

I giovani in cammino verso Lisbona

“Maria si alzò e andò in fretta” – questo è il versetto che sta accompagnando giovani di tutto il mondo verso Lisbona per incontrasi ed incontrare il Papa il prossimo agosto alla 38^ma Giornata Mondiale della Gioventù. È dal 2016 con l’edizione di Cracovia che non si sentiva parlare di GMG, un po’ perché l’ultima meta internazionale è stata Panama nel gennaio 2019, periodo e costi proibitivi per molti pellegrini, un po’ perché il Covid ha posticipato questo incontro di un ulteriore anno… insomma le premesse per Lisbona non erano le più rosee e sembrava proprio una scommessa su cui molti avevano paura a puntare. Eppure…

La sera del 27 gennaio poco più di 110 ragazzi sono stati ospitati dalla parrocchia San Biagio di Osimo per una “cena portoghese”, occasione per cominciare a conoscere i futuri compagni di viaggio di Lisbona. Tutto l’evento, incentrato sul conoscersi, è stato organizzato come un mega-gioco a squadre per rompere il ghiaccio: ogni tavolo rappresentava una delle diocesi del Portogallo e si cimentava in sfide legate alla cultura, lingua e tradizione del nostro futuro paese ospitante. Per prenotarsi bisognava alzarsi, come Maria, il più velocemente possibile. Tutti i partecipanti hanno giocato, anche un certo Angelo Spina: il nostro Vescovo si è gettato a capofitto nella sfida, facendo fare anche diversi punti alla sua Diocesi di Lamego.

Le portate della cena si intervallavano ai giochi e gli ospiti hanno avuto modo di assaggiare piatti ispirati alla cucina portoghese: un antipasto con salumi e formaggi, il fantomatico arroz con pollo Piri Piri (riso e pollo speziato), a francesinha, ovvero un toast con salsiccia e formaggio sopra, e per dessert il salame de chocolate e una fetta di pasteis de nata, un dolce da forno con crema e panna. I sapori esotici hanno entusiasmato tutti ed hanno anticipato quello che sarà, tra le altre cose, anche un gemellaggio culinario con il Portogallo.

Tra inno portoghese, scioglilingua e balletti improvvisati sulle note di Ai se eu te pego, si è passati al terzo momento della serata: la conclusione in chiesa. Dopo aver intonato L’Emmanuel, inno di Roma nel 2000, Don Alessio Orazi ha proclamato il versetto scelto per la GMG a Lisbona e Don Samuele Costantini ha fatto un commento su questo passo “appeso”, che risulta già di per sé in movimento. Tre sono le domande che ci ha dato come rimando, in quanto pellegrini e non vagabondi senza meta: “dove sono stato”, “cosa mi spinge a partire” e “qual è la mia meta”. Infine il momento insieme si è concluso con il saluto caloroso del Vescovo, che ha dimostrato ancora una volta il suo forte legame con le GMG e mostrando la sua vicinanza al mondo dei ragazzi, incontrandoli lui per primo. Perché in fondo la vera forza della GMG è sempre l’incontro, che sia tra Maria, che si alzò in fretta per andare da Elisabetta, tra i giovani e il Papa o tra i ragazzi di una stessa diocesi che incontrano i loro coetanei di tutto il mondo.

Ci piacerebbe mostrare a chi dice che la Giornata Mondiale della Gioventù è un evento ormai fuori dal tempo che stiamo vivendo e lontano dai ragazzi delle nostre comunità i volti entusiasti e sorridenti che ieri hanno riempito i locali di San Biagio. La GMG scalda il cuore ancora prima di iniziare: provare per credere!

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